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L’articolo è realizzato a mano, secondo le tecniche dei Maestri Coltellinai di Scarperia, con lama a blocco semplice in acciaio decorato e manico in cervo bianco, con intarsi in osso nero e fascetta in argento. La lunghezza della lama è pari a cm 7,5, mentre la lunghezza del coltello aperto è pari a cm 16,5. Entrambi i lati del coltello sono decorati.
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Coltello dell'Amore Bianco
L’articolo è realizzato a mano, secondo le tecniche dei Maestri Coltellinai di Scarperia, con lama a blocco semplice in acciaio decorato e manico in cervo bianco, con intarsi in osso nero e fascetta in argento. La lunghezza della lama è pari a cm 7,5, mentre la lunghezza del coltello aperto è pari a cm 16,5. Entrambi i lati del coltello sono decorati.
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COLTELLO DELL'AMORE O FUSETTO D’AMORE
L’origine: Il fusetto d’amore è un antico coltello usato in varie regioni dell'Italia centro-meridionale come pegno d'amore tra i fidanzati. Veniva commissionato dai promessi sposi, con dediche e simboli personalizzati sulla lama. Il manico, normalmente in corno di bufalo, veniva ornato con i classici “occhi di dado”, dando così al coltello l’ulteriore significato di amuleto contro il malocchio, allo scopo di allontanare l’invidia delle altre donne nei confronti della promessa sposa. Dopo il matrimonio tali coltelli venivano usualmente appesi alla parete che sovrastava il letto matrimoniale.
Il coltello d’amore assume il significato rituale di sancire un accordo non ancora istituzionalizzato. Sembra infatti che questa tradizione affondi le sue origini nell’antico costume di stipulare contratti, anche matrimoniali, mediante il dono di un coltello (per cultellum flexum); tale consuetudine in seguito può aver portato all’instaurarsi dell’usanza del dono reciproco.
Il dono della donna all’uomo rappresentava un incitamento al coraggio individuale (non ti fidar di me se il cuor ti manca è il motto che veniva abitualmente inciso sulle lame) e all’affermazione della virilità nel proprio contesto sociale, mentre il dono del coltello alla donna assumeva una valenza diversa: se la componente del simbolismo sessuale è indubbiamente presente, il coltello di fidanzamento rappresenta l’offerta che l’uomo fa di tutto se stesso alla donna. Tale differenza nel valore simbolico è riscontrabile anche nella fattura di questi oggetti: il coltello donato alla donna era solitamente più ricco di elementi decorativi e più piccolo, mentre il coltello donato all’uomo era di dimensioni maggiori e destinato anche a un uso offensivo.Restano solo alcuni esemplari di coltelli utilizzati a questo scopo, quindi è difficile definirne una foggia tipica o incisioni più usuali. Conservati in collezioni pubbliche e private, sopravvivono attualmente solo quindici coltelli che furono sicuramente dono di fidanzamento (sette si trovano presso il Museo di Antropologia Criminale di Torino, altri sette esemplari si trovano nel museo privato di Scarperia, mentre uno è conservato presso il Museo nazionale di Arti Tradizionali Popolari di Roma).
Descrizione: FUSETTO D’AMORE IN CERVO E ARGENTO: L’articolo è realizzato a mano, secondo le tecniche dei Maestri Coltellinai di Scarperia, con lama a blocco semplice in acciaio decorato e manico in cervo bianco, con intarsi in osso nero e fascetta in argento. La lunghezza della lama è pari a cm 7,5, mentre la lunghezza del coltello aperto è pari a cm 16,5. Entrambi i lati del coltello sono decorati con motivi vegetali e cuori sulla lama e occhi di dado bianchi sul manico.
Produttore: L’artigiano Scarperia nasce nel 2007 dalla passione e dall’esperienza ventennale dei maestri coltellinai Fabio Gasparrini e Alessandro Conti che lavorano alla riproduzione di rari esemplari di coltelli antichi e alla realizzazione di pregiata coltelleria da tavola e da cucina. L’azienda è situata in provincia di Firenze in un’area dove già dal XV secolo la lavorazione e la vendita di coltelli e dei ferri taglienti costituiscono la principale attività produttiva del luogo. Ogni manufatto viene interamente prodotto a Scarperia secondo antiche tecniche, senza l’uso di moderni macchinari, garantendo il pregio della manifattura e dei materiali utilizzati. Le piccole imperfezioni o variazioni nelle forme e nelle dimensioni sono indice di una lavorazione artigianale che rende ogni manufatto un pezzo unico.